Il diritto comunitario introdotto nei paesi dell'Unione Europea, autorizza qualsiasi impresa europea a esercitare in un paese diverso dal proprio. La vostra limited company, l'impresa europea di scelta, vi permetterà di commercializzare su scala globale senza saccheggiare il vostro conto bancario.
-La denominazione sociale (nome della società o " ragione sociale ") deve essere accettata dal registro inglese delle Società. Questa accettazione sostituisce la protezione della vostra ragione sociale
-La sede legale è situata in Gran Bretagna, ma le assemblee possono essere fatte ovunque desideriate
-L'oggetto sociale non è limitativo ed autorizza l'esercizio di tutte le attività legali: questo rappresenta un vantaggio incontestabile rispetto ad altre legislazioni
-Nessuna esigenza di capitale minimo, quest'ultimo è sottoscritto e liberato secondo la volontà dei soci
-La responsabilità dei membri dell'impresa si limita all'ammontare sottoscritto delle azioni liberate e all'ammontare del capitale sottoscritto non ancora liberato
-Nessuna durata di vita viene fissata negli statuti
-E' sufficiente un socio per formare la società (a condizione di aver ricorso ai servizi di un "secretary"; è il nostro ruolo)
-L'anonimato può essere garantito grazie a un nominee director
-Un direttore rappresenta la società, in pratica esistono almeno 2 tipi, nonostante nei confronti del registro o delle autorità, non ci sia nessuna distinzione tra i titoli dei direttori: "L' Executive Director" attivo (colui che esercita il business giornaliero) e il "Non Executive Director" paragonabile all'amministratore di una Società.
-Il Secretary è il rappresentante amministrativo che gestisce le relazioni con le autorità legali, in particolare egli controlla il buon svolgimento amministrativo della società. E' indispensabile avere un secretary che conosca bene la legislazione britannica
-L'Auditor o revisore dei conti, è necessario solo al disopra di una soglia di redditi di circa 9 milioni di euro. Nel Regno Unito, l'auditor è designato per 1 anno dai direttori
L'IVA nel Regno Unito: una rapida presentazione
A) Che cos'è la 'VAT'? (Value Added Tax)
1/ L'IVA nel Regno Unito si chiama VAT o "Value Added Tax". E'l'equivalente dell'IVA italiana.
2/ La VAT è una tassa applicabile sui beni e servizi venduti nel Regno Unito ( " Taxable Supplies " ) da " persone tassabili "
3/ Una persona "tassabile" è solitamente definita come una delle seguenti entità esercitanti un'attività commerciale:
- Un individuo
- Un'associazione (partnership)
- Un'organizzazione 'non incorporata' (i.e. Association, Trust o "charity")
- Una Società Limited
B) Taxable Supplies
In generale il termine "taxable supplies" include tutti i tipi di beni e servizi ("outputs") che siano sotto forma di redditi finanziari che sotto forma mobiliare. I "supplies" comprendono la vendita, l'affitto o il prestito di beni. Il termine "output" è suddiviso in quattro categorie:
1/ "Postive Rated" - tassabile al 15% (il tasso più comune in Gran Bretagna) o 5%
2/ "Zero Rated" - che raggruppa i servizi essenziali economicamente o per la vita in società: trasporti pubblici, giornali, medicine prescritte con ricetta, la maggioranza del cibo, i libri, l'abbigliamento infantile, le esportazioni
3/ "Exempt Supplies" - (esonerati) ossia le spese postali, la finanza, l'educazione, l'assicurazione e la sanità (spese necessarie)
4/ Infine, le entrate che non sono coperte dalla Value Added Tax: i dividendi, le azioni di compensazione per perdite, le vendite fuori dal Regno Unito
C) Devo fare una richiesta di Partita IVA britannica?
Dovete informare il governo britannico quando:
1/ Il vostro "turnover" o fatturato per i 12 mesi trascorsi superi le 56.000 sterline, vedere il tasso di cambio in euro su www.xe.com
2/ Pensate ragionevolmente che nei prossimi 30 giorni, il vostro reddito ("turnover") oltrepasserà la soglia delle 58.000 sterline (circa 88.000 euro)
Nel primo caso, dovete informare le autorità inglesi nei 30 giorni che seguono il periodo di 12 mesi in questione. Nel secondo caso, la comunicazione dovrà essere fatta nei 30 giorni che seguiranno la data alla quale avete anticipato il superamento della soglia di 58.000 sterline. E' importante di seguire bene l'evoluzione del proprio fatturato perché possono essere imposte penali di ritardo in caso di dichiarazione tardiva (oltre alla VAT da pagare, ovviamente)
D) Posso fare una richiesta di iscrizione, anche se il reddito della limited non raggiunge la soglia minima di 56.000 sterline?
E' possibile a partire dal momento in cui avete un'impresa legittima (Bona Fide Business). In altre parole, dovete avere una struttura fissa nel Regno Unito se volete poter ottenere un numero di partita IVA prima di raggiungere la soglia di reddito 58.000 sterline. Si tratta precisamente di uno di quei casi in cui un buon professionista della creazione d'impresa in Inghilterra farà la differenza rispetto ad una casella postale o a un centro di posta che non possono in nessun caso rappresentare un'attività commerciale sul suolo britannico.
E) Che cos'è il 'cash accounting Scheme' ?
Esistono delle disposizioni specifiche per le imprese britanniche per le quali il "taxable turnover" o reddito imponibile non supererà apparentemente le 600.000 sterline. Tali disposizioni autorizzano l'impresa a dichiarare la propria IVA in funzione dei flussi di tesoreria in entrata (vendite per le quali il denaro è stato percepito) e dei flussi in uscita (pagamenti effettuati), in contrapposizione ad un sistema che tiene conto delle fatture emesse ai clienti acquisitori (pagate o meno) e alle fatture ricevute da parte dei fornitori (pagate o meno). Inoltre, esiste un "retail accounting scheme" (disposizioni destinate ai negozi di vendita al dettaglio) sul quale non scenderemo nei dettagli in questa sede.
F/ Credit for Input Tax
(Credito di VAT su acquisti)
La "input tax" o tassa pagata sugli acquisti può essere recuperata dalle "persone imponibili", queste ultime possono accreditare "l'input tax" contro gli "output tax liabilities" o tasse dovute sugli importi percepiti. Le imprese, essendo totalmente esonerate dall'output tax (ciò che potrebbe essere il caso di alcune società di import-export esonerate al 100%), non possono né dichiarare ne recuperare la "input tax" che avrebbero speso su forniture o altro. In altre parole: le società che effettuano solo vendite "tasse escluse" (al 100%) non potranno recuperare l'IVA per la quale sono già state fatturate.
La società è autorizzata a dichiarare un credito per qualsiasi IVA pagata su "input" o forniture a condizione che esista una fattura con VAT, ad eccezione delle spese a titolo privato, le uscite per conto dei clienti ("business entertainment "), le automobili, alcuni materiali di costruzione e alcuni beni usati acquistati sotto una specifica disposizione presso i beni di occasione ("second hand goods scheme"). Il recupero di VAT può così essere limitato nel caso in cui l'impresa effettui vendite di carattere tassabile e a tassa esclusa.
G) A che frequenza devo compilare e presentare delle dichiarazioni di " Value Added Tax " - VAT?
Ogni trimestre, viene inviata una dichiarazione che deve essere resa alle autorità britanniche entro 30 giorni dal termine del trimestre in questione. Occorre imperativamente presentare le dichiarazioni accompagnate dal pagamento entro i termini previsti; esiste uno schema giuridico rigido ed esteso che permette alle autorità inglesi di imporre e di raccogliere multe nei confronti degli evasori. Le imprese che hanno redditi regolari possono versare le VAT in mensilità. Le società, invece, che scelgono la formula della dichiarazione annuale (Annual Accounting Scheme) dovranno unicamente effettuare una dichiarazione ogni anno e questa nei 2 mesi che seguono l'anno relativo a tale disposizione.
H) E' possibile effettuare le proprie dichiarazioni di 'Value Added Tax' via internet?
Yes! E' attualmente operativo un servizio online.
I) Si può / si deve disdire il proprio numero di VAT in caso di riduzione dei redditi?
Qualora non effettuiate più vendite o non abbiate più un'attività, dovete disdire la vostra iscrizione.
Potete anche rescindere la vostra iscrizione in caso di anticipazione di una riduzione dei vostri redditi inferiore a 58.000 sterline nell'anno in corso (a contare da qualsiasi momento), però, questo può essere vantaggioso per i vostri interessi. Chiedete un parere a un commercialista o a uno studio specializzato.
J) Fatturazione della VAT (Value Added Tax)
Alcune regole specifiche inquadrano la forma e il contenuto delle fatture di VAT, al fine di permettere successivamente un calcolo preciso del tasso delle tasse da applicare, delle somme di VAT dovute da parte del venditore e il fornitore e il diritto per colui che ha pagato la VAT di recuperarla totalmente o in parte.
Non esiste un obbligo particolare per l'emissione della fatturazione della VAT (tax invoice) in merito alle forniture "zero-rated" sopraccitate (vedere sezione "B").
La durata regolamentare di conservazione delle fatture di tasse emesse e ricevute è di 6 anni, salvo se le autorità che gestiscono la VAT autorizzino un periodo più breve (in generale, tre anni).
Una "tax invoice" (fattura con VAT) deve obbligatoriamente includere i seguenti elementi:
- Un numero identificativo di fattura
- La data della transazione (vendita, affitto, ecc.) e la data di emissione della fattura
- Il nome, l'indirizzo e il numero di registrazione VAT del fornitore
- Il nome e l'indirizzo dell'acquirente
- Una descrizione che permetta di identificare in modo adeguato i beni e i servizi forniti
- Per ogni descrizione: la quantità dei beni/l'entità dei servizi, il tasso di VAT, l'ammontare tasse escluse da pagare
- Il totale tasse escluse
- Eventualmente, il tasso di riduzione offerto in caso di pagamento in contanti
- L'ammontare totale della "Value Added Tax" da pagare
Qualsiasi persona che fornisca beni o servizi direttamente al pubblico non deve presentare una " tax invoice " (fatturazione VAT), a meno che il cliente la richieda espressamente. Quando la somma totale della fornitura è inferiore o uguale a 100 sterline, il fornitore può emettere una versione semplificata di fattura che include solo i seguenti dettagli:
- Nome, indirizzo e numero di registrazione del venditore
- Data della vendita
- Una descrizione sufficientemente dettagliata che identifichi i beni e i servizi forniti
- Il totale da pagare, tasse incluse
- Il tasso di VAT fatturato al momento della vendita
L'IVA intracomunitaria
Dal 1° gennaio 1993, qualsiasi impresa assoggettata debitrice di IVA in uno Stato membro, nell'ambito edi propri scambi commerciali con un'impresa situata in un altro Stato membro, dispone di un Numero di identificazione Fiscale Individuale rilasciato dalla propria amministrazione fiscale. Questo numero dovrà obbligatoriamente figurare sulle fatture, le dichiarazioni di scambio di beni e le dichiarazioni IVA dell'impresa
Potete verificare la validità di un numero in un qualsiasi stato membro grazie al Sistema elettronico di scambio dati sull'IVA.